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Manutenzione e sanificazione dei climatizzatori: come procedere?

giugno 17, 2020

La manutenzione e la sanificazione dei climatizzatori sono operazioni necessarie per assicurare, da un lato, che l’apparecchio mantenga, nel tempo, elevati standard di efficienza e, dall’altro, per evitare che, a causa del depositarsi di polveri e batteri nella sua componentistica, venga introdotta aria insalubre nei locali.

Come procedere in modo corretto? Vi sono degli obblighi di legge? Chi è autorizzato a compiere queste attività?

Per fare chiarezza su questi molteplici aspetti abbiamo posto alcune domande all’Ing. Giovanni Fontana di Italtherm.

filtri climatizzatori italthermIng. Fontana, come prima cosa, in tema di manutenzione dei climatizzatori vi sono degli obblighi prescritti dalla legge?

Tendenzialmente la risposta è negativa: ad oggi, la verifica dell’efficienza energetica dell’apparecchio è prescritta dalla legge solo per impianti con potenza utile nominale estiva maggiore o uguale a 12 kW, limite che, normalmente, negli impianti domestici non è mai raggiunto.

Questo significa che solitamente si procede alla manutenzione dei climatizzatori perché si vuole mantenerli in ottimo stato, per evitare eventuali guasti e per garantire che gli stessi non producano effetti indesiderati come cattivi odori o allergie a causa della presenza, al loro interno, di polveri e batteri.

Da dove partire per procedere ad una corretta manutenzione?

Come prima cosa si deve procedere al controllo dell’efficienza della batteria di scambio termico, la cui funzione è quella, appunto, di trasferire calore dall’interno all’esterno dell’abitazione o viceversa (nel qual caso è in modalità “pompa di calore” e quindi in funzione invernale).

Le lamelle di cui si compone devono essere, infatti, libere da ostruzioni, altrimenti l’apparecchio non solo non sarebbe in grado di raffrescare (o riscaldare) gli ambienti come richiesto, ma l’aria che verrebbe fatta circolare nella casa potrebbe essere contaminata da polveri, muffe e batteri.

Procedere quindi alla sua pulizia e sanificazione (che può essere effettuata utilizzando prodotti specifici) migliora lo scambio d’aria tra interno ed esterno e consente al climatizzatore di operare al massimo della sua efficienza (ottenendo un risparmio sulla bolletta energetica) e di purificare l’aria di casa.

Non dimentichiamoci, inoltre, che anche l’unità esterna necessita di manutenzione: si tratta di operazioni analoghe a quelle dell’unità interna, volte a rimuovere la presenza di polvere e di eventuali ostruzioni (come ad esempio presenza di foglie) in modo tale da assicurare un corretto funzionamento dell’apparecchio.

Chi può compiere queste attività?

Si tratta di operazioni che possono essere realizzate direttamente da chi utilizza il climatizzatore. In generale possiamo dire che sul libretto di manutenzione sono indicate tutte quelle operazioni che l’utilizzatore, con le opportune accortezze, può effettuare in autonomia. Questo naturalmente non impedisce che lo stesso si possa avvalere di tecnici specializzati che potranno eseguire un controllo e una pulizia più accurata dell’impianto.

È invece obbligatorio rivolgersi a tecnici autorizzati quando si deve intervenire sulla carica refrigerante.

Controllo dei gas refrigeranti: chi può effettuarlo e quali sono le conseguenze in caso di perdite?

Innanzitutto, dobbiamo sottolineare che, per effettuare una corretta manutenzione, non si può prescindere da una verifica di eventuali perdite del gas refrigerante.

Si tratta di controlli che, benché non prescritti dalla legge, almeno per le dimensioni medie dei climatizzatori domestici, sono importanti visto che queste perdite non solo determinano un mal funzionamento dell’apparecchio – con aumento anche dei consumi energetici – ma causano importanti danni ambientali, dato che gli F-Gas sono potenti gas ad effetto serra.

Questo controllo può essere, però, effettuato solo da un’azienda certificata e da personale in possesso del patentino che li autorizza ad operare con questi gas.

Per quanto riguarda invece la pulizia dei filtri?

I filtri presenti nell’unità interna del condizionatore hanno il compito di filtrare tutte le impurità e le piccole particelle in sospensione presenti nell’aria circolante nell’unità interna del condizionatore. Senza una adeguata e periodica manutenzione si rischia che gli stessi non riescano più a svolgere questa funzione con la conseguenza che, invece di trattenere le particelle, le stesse vengano immesse nell’abitazione.

La loro pulizia deve essere quindi effettuata in modo accurato e con una frequenza che cambia in base all’utilizzo dell’apparecchio. Un controllo visivo degli stessi è sicuramente utile per capire il momento in cui è necessario intervenire.

Si tratta, comunque, di un’operazione che può essere effettuata direttamente dall’utilizzatore dell’apparecchio consultando il libretto di manutenzione che spiega come rimuovere correttamente questi componenti. Una volta rimossi, sarà sufficiente lavarli accuratamente sotto l’acqua corrente oppure, in alternativa, sarà possibile utilizzare dei prodotti specifici.

Un’ultima domanda al Dott. Andrea Cristini, responsabile marketing di Italtherm. Per concludere, ci potrebbe parlare dell’ultima novità di Italtherm in materia di filtri per i condizionatori: il filtro purificatore antibatterico agli ioni d’argento?

Oggi sempre più persone ci chiedono come garantire aria più “pulita” all’interno delle nostre abitazioni.

Per rispondere a questa esigenza Italtherm ha sviluppato dei nuovi filtri agli ioni d’argento che si vanno ad aggiungere al filtro catalizzatore a freddo di cui sono già dotati i nostri climatizzatori e che hanno appunto la funzione di garantire una migliore qualità dell’aria nei locali dove l’apparecchio è posto.

Questo è possibile grazie al fatto che le nano particelle d’argento applicate al filtro rilasciano ripetutamente ioni che, catturando e favorendo la decomposizione delle sostanze allergeniche, quali virus, funghi e spore, sterilizzano efficacemente l’aria. L’argento infatti è per sua natura un prodotto antimicrobico e completamente atossico che viene utilizzato, soprattutto in ambiente sanitario, per impedire lo sviluppo di batteri.

Noi abbiamo quindi impiegato queste sue proprietà per garantire ai nostri clienti un ambiente più sano attraverso la cattura delle particelle potenzialmente dannose.

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