Installatore o C.A.T.: quando finisce l’intervento del primo e inizia l’assistenza?

Installazione, messa in servizio e manutenzione di una caldaia, sono attività che devono essere eseguite da personale esperto e qualificato, ma a chi bisogna rivolgersi per ciascuna di esse: un installatore o un centro di assistenza tecnica (C.A.T.)? Qual è la differenza e quali sono le loro specifiche funzioni?
Per fare chiarezza e capire a chi rivolgersi abbiamo posto alcune domande all’Ing. Giovanni Fontana di Italtherm.
Ing. Fontana, partiamo con la figura dell’installatore: di cosa si occupa?
L’installatore, come dice la parola stessa, si occupa del montaggio, dell’installazione e del collaudo della caldaia. In altre parole, ad egli compete la “messa in servizio” dell’impianto, che comprende anche la verifica del corretto funzionamento dell’apparecchio installato. Si tratta di controlli volti sia ad escludere che l’impianto possa costituire un pericolo per il cliente che lo andrà a utilizzare, sia a verificarne l’efficienza.
A chi compete la prima accensione della caldaia?
La prima accensione, o “messa in servizio” dell’impianto, come abbiamo già accennato, compete all’installatore che, alla fine del suo lavoro, deve consegnare al cliente un impianto sicuro ed efficiente. Per verificare che ciò corrisponda alla realtà, lo stesso deve quindi testarlo procedendo alla sua accensione.
Terminato il lavoro ed effettuate le opportune verifiche, spetterà poi all’installatore rilasciare per legge, al cliente, alcuni documenti.
Qual è la documentazione che deve essere rilasciata?
Come prima cosa il D.M. 37/08 prescrive che l’installatore, al termine dei lavori e dopo aver effettuato, con esito positivo, le dovute verifiche dell’impianto, debba compilare e rilasciare la Dichiarazione di Conformità (nota come DICO) comprensiva degli allegati obbligatori. Si tratta di un documento che certifica che la caldaia installata è conforme a tutte le prescrizioni di legge previste.
Alla DICO si aggiunge la compilazione inziale del libretto d’impianto (D.P.R. 74/2013) che può essere considerato come la “carta d’identità” dell’impianto e nel quale è necessario riportare i risultati di tutte le prove e delle verifiche effettuate, sia al momento della messa in esercizio dell’impianto, sia al termine di ogni intervento di manutenzione.
A questi adempimenti se ne possono aggiungere poi altri previsi dalla legislazione regionale. È quindi necessario fare attenzione a quanto è stabilito nella Regione dove si procederà all’installazione dell’apparecchio.
Cosa sono invece i C.A.T.?
C.A.T. è l’acronimo che indica i centri di assistenza tecnica autorizzati che, a differenza degli installatori, che in alcuni casi non hanno alcun legame con le aziende che fabbricano gli apparecchi, sono direttamente collegati a determinati fabbricanti i quali, attraverso corsi di formazione e aggiornamento, consentono ai C.A.T. di ottenere una alta specializzazione sui propri prodotti.
Qual è l’attività svolta dai centri di assistenza tecnica?
A loro innanzitutto compete la convalida della garanzia convenzionale: si tratta di una garanzia sul prodotto che viene fornita direttamente dal fabbricante dell’apparecchio per il tramite dei C.A.T. e che si sovrappone a quella legale che fa capo al venditore del bene al cliente finale, senza però limitarla. Una volta effettuata la convalida, il cliente finale ha due possibilità di azione nel caso in cui il prodotto risulti difettoso per problematiche legate alla sua fabbricazione: chiedere l’intervento da parte del venditore del bene o da parte del centro assistenza.
Come si attiva la garanzia convenzionale?
Una volta contattato il centro di assistenza, questo procede al controllo dei documenti rilasciati dall’installatore, verifica che la caldaia sia stata installata rispettando anche i criteri indicati dal fabbricante dell’apparecchio e compila la garanzia. Da quel momento in poi il centro assistenza sarà punto di riferimento per il cliente per tutte le operazioni di manutenzione e per le successive verifiche di rendimento.
È opportuno sottolineare come l’intervento dei C.A.T. sia però da richiedersi, poiché avviene solo a seguito della chiamata del cliente o dell’installatore una volta che quest’ultimo ha terminato il suo lavoro. Quindi il cliente potrebbe anche decidere, seppure rinunciando ad un oggettivo vantaggio, di non affidarsi ad un centro di assistenza, ma solo all’installatore, anche per quanto concerne la manutenzione e i controlli successivi alla messa in servizio dell’impianto.
Perché generalmente il cliente preferisce sempre attivare la garanzia convenzionale e quindi rivolgersi ad un C.A.T.?
Di solito i clienti attivano sempre la garanzia convenzionale, perché i centri di assistenza tecnica, occupandosi di un numero limitato di marchi, vantano una competenza più specifica sull’apparecchio per il quale si richiede l’intervento, ma non solo. Avendo un rapporto diretto con il fabbricante, hanno già a disposizione – o comunque riusciranno ad avere in tempi molto brevi – i pezzi di ricambio della caldaia, con una conseguente riduzione dei tempi di attesa per le riparazioni.
Anche Italtherm dispone di una rete di centri d’assistenza tecnica per i suoi prodotti che assicura ai propri clienti un servizio d’assistenza di qualità su tutto il territorio nazionale. Per conoscere il C.A.T. Italtherm più vicino a voi è sufficiente compilare i campi presenti in questo link https://www.italtherm.it/centri-assistenza-tecnica
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