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Caldaia con accumulo o caldaia istantanea: quale scegliere?

dicembre 3, 2019
caldaia time micro italtherm 2019

Acqua calda sanitaria istantanea o con accumulo è una delle tante scelte che deve prendere chi è in procinto di acquistare una nuova caldaia.  Questo perché, oltre a riscaldare le nostre abitazioni e uffici, le caldaie il più delle volte svolgono anche un altro importantissimo compito: fornire acqua calda.

Decidere se questa deve essere prodotta in modo istantaneo, al momento dell’apertura del rubinetto, o accumulata all’interno di un bollitore, richiede di tener conto di numerosi fattori. Per fare un po’ di chiarezza e orientare la scelta in base alle diverse esigenze, abbiamo posto alcune domande all’ Ing. Giovanni Fontana, responsabile della consulenza tecnica, e a Pietro Giannotta, direttore commerciale di Italtherm.

Ing. Fontana, ci può innanzitutto spiegare la differenza tra una caldaia che produce ACS istantanea e una con accumulo?

La caldaia istantanea è una caldaia che produce acqua calda sanitaria solo ed esclusivamente nel momento stesso in cui viene richiesta questa produzione. In altre parole, quando apro il rubinetto dell’acqua calda, la caldaia si accende; quando lo chiudo, si spegne.

La caldaia con accumulo, al contrario, prepara l’acqua calda sanitaria e la accumula in un serbatoio. Nel momento in cui vi è l’apertura del rubinetto, l’acqua calda proviene da questo serbatoio, per cui non è detto che l’apparecchio debba necessariamente accendersi in simultanea con la nostra richiesta d’acqua.

È naturale che, qualora il rubinetto rimanga aperto per un certo lasso di tempo, l’acqua calda all’interno del serbatoio verrà sostituita da quella fredda dell’acquedotto: scesa la temperatura dell’accumulo sotto un certo livello, la caldaia si accenderà per scaldare di nuovo l’acqua presente nel bollitore.

Ci può descrivere i vantaggi dell’una e dell’altra tipologia di caldaia?

Il principale vantaggio di una caldaia con accumulo risiede nella possibilità di avere una quantità, non trascurabile, di acqua calda già pronta. Naturalmente la quantità dipende dal volume del bollitore: più grande è, maggiore sarà la disponibilità.

Questa tipologia è quindi consigliata per chi ha necessità, in tempi brevi o contemporaneamente in diversi luoghi dell’abitazione, di una quantità notevole di acqua calda.

Il vantaggio dell’istantanea è invece quello di avere consumi ridotti. Questo perché, attivandosi solo quando vi è effettivamente richiesta di acqua caldaia sanitaria, in termini di energia non viene sprecato nulla, ma non solo; accanto al risparmio vi è un altro elemento molto importante:

questa tipologia di caldaia ha dimensioni più ridotte rispetto ad una con accumulo, che la rende quindi particolarmente indicata per chi ha poco spazio nella sua abitazione.

Quali sono i tempi di attesa per l’erogazione di acqua calda?

Bisogna distinguere due aspetti: uno riferibile solo alla caldaia, cioè il tempo che la stessa impiega a riscaldare l’acqua e l’altro, non imputabile all’apparecchio, che è la distanza tra il rubinetto e la caldaia.

Per quanto riguarda le caldaie istantanee, queste impiegano tra i 10/15 secondi per riscaldare l’acqua alla temperatura desiderata, la differenza dipende dalla portata dell’acqua, da quanto calda la si vuole e da quanto fredda questa entra nella caldaia.

Il tempo che impiega l’acqua calda ad arrivare dalla caldaia al rubinetto dipende dalla distanza tra questi elementi: pochi metri faranno sì che ci vogliano pochi secondi, qualora la distanza sia ragguardevole i secondi, naturalmente, aumenteranno.

Con l’accumulo l’acqua calda è invece immediata?

Non esattamente. Diciamo che con l’accumulo si risparmia il tempo iniziale per scaldare l’acqua, perché questa è già calda al suo interno, ma se il rubinetto è molto lontano rispetto alla caldaia con l’accumulo, quei secondi di attesa legati alla distanza tra questi due elementi sono inevitabili.

Per annullare anche questo tempo la sola soluzione è data dai sistemi di ricircolo. Questi sistemi consentono di mantenere calde le tubature dove scorre l’acqua calda, in modo tale che questa esca subito alla temperatura richiesta. Naturalmente a questo maggior comfort corrisponde anche una spesa, in termini di consumi, più elevata. Si tratta di una soluzione che solitamente viene impiegata in alberghi o impianti di grandi dimensioni.

In presenza di problemi di pressione dell’acqua, la caldaia con accumulo può essere la soluzione per garantire acqua calda?

Sì, in questi casi è preferibile una caldaia con accumulo, perché ci consente in alcuni casi di mitigare il problema. Partiamo da una considerazione: in alcune zone d’Italia la pressione dell’acqua nell’acquedotto diminuisce fino a quasi 0 bar relativi quando vi è un utilizzo da parte di numerose utenze. Con l’accumulo quindi si può riempire il bollitore e scaldarlo quando vi è una pressione sufficiente, per poi utilizzare questa riserva in un momento successivo, anche quando la pressione dell’acqua sarebbe insufficiente a far azionare l’apparecchio. Discorso che logicamente non può valere per una caldaia istantanea, la quale, con pressioni insufficienti, potrebbe non rilevare mai l’apertura del rubinetto e quindi accendersi.

Nel caso delle caldaie con accumulo, meglio un accumulo integrato o un bollitore esterno?

È semplicemente una questione di spazio, visto che per la caldaia, avere il bollitore integrato nel mantello o esterno è indifferente.

Una caldaia con accumulo integrato ha una dimensione maggiore rispetto ad una caldaia istantanea, ma difficilmente avrà un bollitore con una capacità superiore ai 60 litri. Questo è ancora più vero se si tratta di caldaie murali, perché da un punto di vista strutturale ed estetico sarebbero troppo voluminose e pesanti per essere appese alle pareti.

Quindi, quando si superano questi volumi, è prassi installare caldaie a basamento. In questi casi il bollitore può raggiungere anche i 100-200 litri, contribuendo però ad aumentare le dimensioni dell’apparecchio, che arriva ad essere grande quanto un frigorifero. Per chi, pur volendo mantenere inalterata l’elevata capacità del bollitore, voglia comunque una caldaia con dimensioni più ridotte, l’unica soluzione è quella di scegliere una caldaia con bollitore esterno.

***

Un’ultima domanda a Pietro Giannotta, direttore commerciale Italtherm: per concludere ci potrebbe illustrare l’ultima novità di Italtherm in tema di accumulo integrato?

È stata da poco presentata Time Micro, una caldaia con micro-accumulo integrato da 4 litri.

Grazie a questo micro-accumulo, si è riusciti a trovare un compromesso tra il beneficio di una caldaia con bollitore che, come abbiamo detto in precedenza, è avere una riserva di acqua calda subito a disposizione e quello di una caldaia istantanea, che è avere dei consumi ridotti. Quest’ultimo punto è stato reso possibile da un lato perché la quantità di acqua da mantenere ad una certa temperatura non è molta e dall’altro perché il pre-riscaldo, grazie alla funzione PLUS, può essere programmato secondo le proprie necessità evitando in questo modo inutili sprechi.

Per saperne di più sulla nuova Time Micro vi rimandiamo alla scheda del prodotto https://www.italtherm.it/g/caldaia-a-gas-da-interno/caldaia-a-condensazione-con-accumulo-4-lt/time-micro-k?l=

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