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Obiettivi e strumenti di efficienza energetica. Il focus degli Stati Generali 2014

novembre 7, 2014

statigeneraliefficienzaenergeticaITALTHERM

L’efficienza energetica è sempre più al centro dell’attenzione sia per gli obiettivi europei, sia per i benefici in termini ambientali ed economici che essa comporta. Tra gli appuntamenti più interessanti del 2014 vi è stata sicuramente la consultazione degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica attraverso cui tutti i soggetti interessati (istituzioni, operatori pubblici o privati, associazioni, imprese, professionisti, istituti di ricerca e cittadini) hanno potuto partecipare alla discussione, articolata su cinque tematiche chiave: semplificazione, finanziabilità, formazione, comunicazione, dinamiche domanda/offerta.

Obiettivo dell’iniziativa, i cui risultati sono stati recentemente presentati, è stato quello di fornire idee e strumenti a supporto del conseguimento degli obiettivi individuati dalla Strategia Energetica Nazionale relativamente all’Efficienza Energetica, dal Piano Nazionale per l’Efficienza Energetica e dalla Direttiva 2012/27/UE.

Andando a leggere le proposte concrete di attuazione per l’attuazione della strategia nazionale ed europea sull’efficienza energetica, emerge così come al fine di migliorare la competitività del nostro Paese, la semplificazione normativa e procedurale sia stata individuata tra i fattori decisivi. “La complessità delle norme e delle procedure burocratiche, unitamente alla mancanza di trasparenza dei procedimenti amministrativi, genera una limitazione agli investimenti da parte di privati e della PA. I tempi necessari all’autorizzazione di interventi complessi da parte degli organi competenti inibisce l’azione dei proponenti che optano per tecnologie semplici e di rapida attuazione, invece di scegliere quelle che comporterebbero maggiori benefici in termini di risparmi energetici” si legge negli atti degli Stati Generali. Uno dei passi fondamentali sottolineati è rappresentato dalla semplificazione delle norme e delle procedure che riguardi, almeno, il mercato privato, la fiscalità, il mercato delle opere pubbliche e il mercato del lavoro. Tra le proposte, la stesura di un Testo Unico per l’Efficienza Energetica.

In merito alla finanziabilità, attualmente – hanno messo in evidenza le consultazioni – esistono diverse barriere che limitano gli investimenti nella realizzazione di interventi di efficienza energetica, con tempi di ritorno spesso percepiti come troppo lunghi sia dai consumatori che dalle imprese. La mancanza di fiducia e l’incertezza di beneficiare a lungo termine di un risparmio energetico, rendono la scelta ancora più difficile.

Tra le diverse misure indicate dalla consultazione, si possono sottolineare la creazione di fondi di garanzia per proteggere le istituzioni finanziarie e/o le ESCo dai ritardi nei pagamenti, dall’insolvenza dei clienti o dalla delocalizzazione degli stabilimenti produttivi; la riduzione dell’IVA per beni e servizi ad alta efficienza energetica; la proposta di rendere attrattivi investimenti in efficienza energetica mediante interventi/meccanismi che consentano di ridurre i tassi di interesse dei finanziamenti per investimenti in efficienza energetica.

L’attuazione della strategia dell’efficienza energetica richiede il coinvolgimento di consumatori informati e consapevoli. Gli Stati generali hanno sottolineato come la comunicazione e l’informazione costituiscano un driver fondamentale per sostenere l’efficienza energetica, favorire la modifica dei comportamenti e promuovere le politiche a favore dell’efficienza energetica. È stato dimostrato infatti che un comportamento energeticamente consapevole dei consumatori può produrre significativi risparmi, valutabili fino a circa il 20%, derivanti da condotte e comportamenti consapevoli conseguibili, quindi, anche senza interventi di tipo tecnologico. Le diverse misure consigliate riguardano il rafforzamento delle attività di comunicazione [e su questo punto Italtherm può dirsi in prima linea con la nostra costante attività attraverso Newsletter, Blog, sito ed Ufficio Stampa].

Di pari passo, si sottolinea l’importanza della formazione di tutti gli attori coinvolti fondamentale per garantire la pianificazione, la costruzione e l’attuazione di politiche per l’efficienza energetica. A tal fine, si ritiene indispensabile una forte azione didattica e di diffusione delle conoscenze sui temi del risparmio e dell’efficienza energetica, attraverso percorsi educativi e formativi trasversali che garantiscano da un lato la formazione di adeguate figure professionali e dall’altro la  corretta informazione dei cittadini, con inserimento delle tematiche nei piani di studio a tutti i livelli di istruzione.

Il quinto focus della consultazione ha riguardato le dinamiche della domanda e dell’offerta. “La creazione di domanda – si sottolinea – consiste nel sistema di norme e regolamenti che impongono il raggiungimento di determinati obblighi di risparmio o di determinati standard energetici. […]. L’industria, che dovrebbe beneficiare in via indiretta di tali schemi di incentivazione, si è spesso trovata ad operare in condizioni di concorrenza e in schemi di medio e breve termine che non hanno sempre consentito lo sviluppo di investimenti infrastrutturali per la creazione di offerta di tecnologie e soluzioni a supporto dello sviluppo delle politiche ambientali e di sostenibilità”.

È necessario, si sottolinea, predisporre strumenti di supporto per lo sviluppo dell’industria nazionale della componentistica e dei servizi per l’efficienza energetica in modo da giocare un ruolo di primaria importanza a livello internazionale. Tra le misure proposte si evidenzia l’introduzione di meccanismi per la promozione dello sviluppo dell’industria dei prodotti ad alto contenuto tecnologico per l’efficienza energetica tramite crediti di imposta sull’attuazione di piani di ricerca e sviluppo che prevedano la partecipazione di enti di ricerca, il potenziamento di programmi di finanziamento dedicati allo sviluppo di iniziative industriali rivolte all’efficienza energetica nonché le semplificazioni delle autorizzazioni necessarie all’insediamento di attività di ricerca o produttive ad alto contenuto tecnologico per l’efficienza energetica e la necessità di strumenti di supporto e incentivazione alle imprese che esportano su mercati internazionali prodotti, sistemi e servizi pro efficienza energetica.

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