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Il solare termico in Europa. L’analisi “Solar Thermal Market in Europe” mette in evidenza i punti critici, anche in Italia

agosto 31, 2013

solaretermico

Presentato durante Intersolar Europe da Estif, Associazione Europea dell’industria solare termica, il report 2012 “Solar Thermal Market in Europe” ha fatto emergere dati piuttosto negativi per il settore del solare termico, anche per l’Italia (che però mantiene il secondo posto), che pongono seri interrogativi sul raggiungimento degli obiettivi presentati nei ventisette National Renewable Energy Action Plans (NREAP) ove non proseguano misure incentivanti certe.

Dopo un decennio fiorente per il solare termico in Europa – in cui si è registrata una triplicazione della capacità in installata che ha raggiunto il livello di 28,3 GWth, un fatturato complessivo di 2,4 mld di euro e 32.000 posti di lavoro a tempo pieno (contribuendo con circa 20 TWh l’anno al comparto termico dell’UE) – nel corso del 2012 si è dovuto registrare un calo del mercato annuale europeo del 6,4% rispetto all’anno precedente.

Nella classifica delle installazioni 2012 la Germania è in testa con 805 MWth (il 34% del totale europeo) pur avendo subito un calo del 9,4% rispetto al 2011. Al secondo posto si trova l’Italia che con 231 MWth rappresenta ancora ben il 10% del totale europeo, anche se il trand negativo registrato già nel 2011 si è ripetuto nel 2012 con un calo di performance di un certo peso . Nella classifica europea, al gradino più basso del podio si colloca la Polonia che però, con 211 Mwth, registra un + 19,1% rispetto alla precedente annualità. Seguono poi Francia e Grecia.

Le motivazioni addotte a giustificare i diversi andamenti trovano un denominatore comune: l’adozione o meno, da parte dei governi dei diversi paesi, di misure incentivanti. Così come i mercati polacco, ungherese e belga hanno subito significativi aumenti grazie anche all’adozione, da parte dei rispettivi governi, di misure incentivanti, in Italia il rigore che ha improntato le misure del Governo Monti e le incertezze sul futuro degli incentivi al solare rendono il dato del – 15,4% – come recita lo stesso report – un risultato di tutto rispetto. Secondo i tecnici nel 2013, grazie ai nuovi meccanismi di incentivi varati dal Governo, i dati dovrebbero registrare un considerevole aumento.

Un dato interessante evidenziato dal report, riguarda il fato che se da un lato si è avuta una diminuzione delle installazioni nel settore domestico – che tuttavia rappresenta ancora la quota più consistente del mercato europeo – dall’altro si è registrata una forte crescita degli impianti di dimensioni superiori a 35 kWth destinati ad usi commerciali, industriali e per il teleriscaldamento (oltre 350 kWth). In questo campo la Danimarca viaggia solitaria al primo posto potendo vantare un dato del 65% dell’installato dei grandi impianti che costituisce un + 81,1% rispetto ai dati del 2011.

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