Ecosistema Urbano 2014: ecco cosa emerge su efficienza energetica e rinnovabili
L’Ecosistema Urbano di Legambiente – realizzato in collaborazione con l’Istituto di Ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 ore – fotografa da oltre 20 anni lo stato di vivibilità ambientale dei capoluoghi provinciali italiani. Come ogni anno, Italtherm è andata ad analizzare i dati relativi a solare termico ed efficienza energetica.
Inquinamento atmosferico a livelli d’emergenza e tasso di motorizzazione in crescita, gestione dei rifiuti altalenante e trasporto pubblico in crisi: al suo ventunesimo anno, Ecosistema Urbano ribadisce il bisogno di una strategia positiva di trasformazione delle città con uno sguardo alle realtà urbane che – soprattutto all’estero – hanno puntato sulla rigenerazione realizzata con l’obiettivo di accrescere la qualità dei servizi e la vivibilità.
Quest’anno, sono 18 gli indicatori selezionati per confrontare tra loro i 104 capoluoghi di provincia italiani [a differenza del dossier Comuni Rinnovabili che prende in considerazione tutti i comuni italiani. Cliccate qui per leggere le analisi di Italtherm per le ultime due edizioni]: tre indici sulla qualità dell’aria, tre sulla gestione delle acque, due sui rifiuti, due sul trasporto pubblico, cinque sulla mobilità , uno sull’incidentalità stradale, due sull’energia ovvero consumi e diffusione rinnovabili nel quale, per la prima volta, i dati relativi al solare termico e al solare fotovoltaico vengono indicati in maniera aggregata. In merito alle energie rinnovabili (solare fotovoltaico + termico) nello specifico, si è registrata la potenza installata su edifici pubblici (Kw/1.000 ab) in base ai dati 2013 forniti dai Comuni. L’oscar della sostenibilità per le rinnovabili è andato al Comune di Salerno – con 186 Kw/1000 ab. – seguito da Massa con 32 e Padova con 30.
I dati del consumo elettrico annuale per uso domestico per abitante (kWh/ab) invece registrano Trento come comune più virtuoso seguito da Campobasso e Potenza.
Se di solito i risultati migliori riguardano le città medio piccole – come messo in evidenza dal report Comuni Rinnovabili 2014 – tra i comuni più grandi non mancano progetti di efficienza. Roma Capitale, ad esempio, ha studiato un innovativo appalto per la fornitura dell’energia termica basato sull’EPC, ovvero un Contratto di Prestazione Energetica per le circa 1800 strutture pubbliche. Nei prossimi 3 anni tutti gli appalti per la gestione del calore saranno basati sul principio del “pago con quello che risparmio”: il fornitore dell’energia infatti avrà il compito di effettuare investimenti sugli impianti e gli immobili tali da ripagare la stessa energia attraverso il risparmio ottenuto dall’efficientamento energetico degli edifici. Attraverso il Protocollo d’intesa firmato con il GSE i fornitori potranno poi avere accesso all’incentivo del Conto Termico, normalmente riservato ai Comuni, che sarà parte integrante della nuova gara e che permetterà ai fornitori del calore di apportare fino al 40% degli investimenti in più.
Investire in efficienza energetica grazie a caldaie a condensazione, tagliare la bolletta con un impianto solare termico, sono sicuramente strumenti principi per scalare le virtuose prime posizioni dell’Ecosistema Urbano. Per avere maggiori dettagli sui vantaggi ecologici ed economici garantiti da un impianto solare termico o di una caldaia a condensazione, visita il nostro sito per scoprire i prodotti Italtherm, o contattaci. Ci trovate anche su Facebook, Twitter e Linkedin!