Sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore. Ecco come introdurli nel vostro condominio!
Siamo in inverno e per combattere i rigori del clima e regalarsi un po’ di tepore è normale accendere termosifoni (e a volte stufe). Quando, però, arrivano le bollette del gas ed elettriche – se non si sono installati impianti efficienti e se non si ha un uso oculato degli stessi – spesso siamo noi a subire una doccia gelata… Le soluzioni per evitare ‘sbalzi di temperatura’ al nostro portafoglio esistono eccome!
In aggiunta ai noti effetti benefici delle caldaie a condensazioni le nostre case possono sfruttare i risparmi legati alla termoregolazione e alla contabilizzazione del calore.
Capita infatti spesso che, seppure siano poche le stanze che vengono occupate contemporaneamente dai membri della famiglia, tutti i termosifoni degli appartamenti siano attivi a pieno regime con evidente spreco di calore e quindi di denaro. Come può accadere che non tutte le stanze siano calde ugualmente, anche a seconda dei diversi piani del palazzo. In casa e in condominio quindi sono frequenti discussioni su quante ore debbano essere accesi i riscaldamenti.
Con i sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore, invece, si può decidere quali caloriferi far funzionare e quale sia la temperatura dell’ambiente domestico.
Come si adottano questi sistemi?
Ai sensi dell’art. 26, 5° comma, della Legge n.10 del 9/1/1991, in relazione alle innovazioni aventi ad oggetto l’adozione di sistemi di termoregolazione e di contabilizzazione del calore e al conseguente riparto degli oneri di riscaldamento in funzione del consumo effettivamente registrato, l’assemblea condominiale delibera con il voto favorevole della maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno 500 millesimi e la stesa maggioranza è sufficiente per modificare il criterio precedentemente adottato. In virtù dell’art. 4, comma 10, del DPR n. 59 del 2/4/2009, negli edifici con oltre 4 unità abitative che appartengano alle categorie E1 (edifici adibiti a residenza e assimilabili) ed E2 (edifici adibiti ad uffici e assimilabili), in caso di installazione o di ristrutturazione dell’impianto termico devono essere realizzati gli interventi necessari per consentire, se tecnicamente possibile, la contabilizzazione e la termoregolazione del calore per singola unità abitativa.
E la suddivisione delle spese come avviene ?
Anche in questo caso il legislatore, ai sensi dell’art. 26, 5° comma, della Legge n.10 del 9/1/1991, demanda all’assemblea condominiale il potere di scegliere, con il voto della maggioranza degli intervenuti che rappresentino almeno 500 millesimi, le percentuali relative alle spese di consumo. In relazione invece alle spese di manutenzione dell’impianto si fa riferimento alla tabella millesimale di riscaldamento.
Nel campo energetico ognuno di noi può contribuire al risparmio ambientale e… del portafogli con scelte efficienti (quali l’installazione di caldaie a condensazione, sia autonome che condominiali e l’introduzione di sistemi di termoregolazione) e auto-produrre energia in maniera pulita, grazie a soluzioni quale il solare termico. Contatta Italtherm per saperne di più.