10 consigli per tagliare i consumi energetici d’inverno (e risparmiare)

L’inverno ormai si fa sentire e il freddo, spesso, non è un ospite gradito (specie per i consumi!). Termosifoni, caldaie, stufe, camini, condizionatori: non mancano certo gli strumenti per tenere il freddo fuori dalle pareti domestiche, ma bisogna stare attenti a non fare uscire, oltre ai rigori della stagione, anche l’intero contenuto del nostro conto corrente.
Come fare? Anche in questo campo è buona regola affidarsi agli esperti e chi, meglio degli specialisti dell’Enea e il decalogo che hanno elaborato, può venirci in aiuto?
Innanzitutto è opportuno consultare un esperto che effettui una diagnosi energetica del nostro immobile al fine di individuare eventuali interventi di efficientamento energetico che, oltre ad abbattere i costi per il riscaldamento fino al 40%, godono delle detrazioni “ecobonus” dall’IRPEF e dall’IRES dal 50% all’85%.
Qualora fosse necessario sostituire la caldaia – che, come noto dal 2015, salvo rare eccezioni, va rimpiazzata con [Scoprite la caldaia più efficiente che sia mai stata costruita: la city top di Italtherm]. Non dimenticate di sfruttare gli incentivi fiscali.
Installando le valvole termostatiche – ormai obbligatorie per gli impianti condominiali ma molto utili anche nelle case con riscaldamento autonomo – manterrete la vostra casa ad una temperatura soddisfacente abbattendo i consumi. Dotatevi di cronotermostati e regolatori di presenza elettronici con i quali, grazie ai prodigi della domotica, potrete gestire il vostro impianto da remoto assicurandovi tepore ad un costo contenuto.
È poi necessario manutenere correttamente il proprio impianto: si consumerà meno, si inquinerà meno… e non rischierete una “cocente” multa (il cui importo minimo, ai sensi del DPR 74/2013, è di 500 euro). State poi attenti a quanto e quando tenete acceso l’impianto: l’Italia è divisa in 6 zone climatiche e, in ciascuna di esse, vige un diverso calendario e orario nei quali è consentito tenere attivo il riscaldamento.
Se è bello entrare e vivere in un ambiente accogliente, nel contempo bisogna ricordarsi di non trasformare la propria casa in una sauna: se, per legge, la temperatura non può superare 22 gradi, una temperatura di 19 gradi è sufficiente ad ottenere un ambiente confortevole ed ogni grado in meno assicura un risparmio del 5/10% sui consumi di combustibile.
Esistono poi soluzioni a costo zero ma ad altissimo rendimento: per evitare inutili e costose dispersioni di calore basterà installare pannelli riflettenti tra il muro e il termosifone, chiudere le persiane e le tapparelle quando le stanze non sono “vissute” o nelle ore di buio, non collocare davanti o sopra i caloriferi oggetti, arredi e tende.