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E’ arrivato il Conto Termico 2.0: ecco le 10 novità

marzo 7, 2016

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.51 del 2 marzo 2016, il DM 16/2/2016 del ministero dello Sviluppo economico contenente l’atteso Conto Termico 2.0, dal titolo “Aggiornamento del sistema di incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni”, che va a sostituire la prima versione del Conto Termico, contenuta nel DM 28 dicembre 2012. Il decreto aggiorna la disciplina per l’incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, “secondo principi di semplificazione, efficacia, diversificazione e innovazione tecnologica nonché di coerenza con gli obiettivi di riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione” (art. 1 del Decreto).

Diverse le novità, sia per quanto riguarda gli interventi che possono accedere all’incentivo, che per le pratiche.

  1. E’ previsto un catalogo di prodotti prequalificati per l’efficienza energetica: il GSE, entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto, al fine di facilitare la conoscenza dei consumatori sui prodotti ad alta efficienza presenti sul mercato e rispondenti ai requisiti tecnici richiesti per l’accesso agli incentivi, pubblica sul proprio sito e aggiorna semestralmente il Catalogo degli apparecchi idonei finalizzati per installazioni ad uso domestico “nel rispetto dei principi di non discriminazione, parità di trattamento e tutela del libero mercato dei prodotti”. I produttori di apparecchi e tecnologie possono presentare al GSE richiesta di iscrizione dei propri prodotti al Catalogo: accedono al Catalogo solo gli apparecchi per i quali sia verificata positivamente, sulla base della documentazione fornita dal produttore, la rispondenza ai requisiti tecnici di cui agli Allegati al presente decreto. Resta fermo il valore esemplificativo e non esaustivo del Catalogo con riguardo ai prodotti in possesso dei requisiti tecnici richiesti.
  2. Per gli importi inferiori a 5.000 Euro, l’incentivo previsto è corrisposto in un’unica soluzione, anche per i privati. Nel caso l’ammontare sia superiore ai 5.000 euro, l’incentivo è erogato in rate annuali costanti, per la durata definita (due o cinque anni, come stabilito nella Tabella A dell’art. 7).
  3. È stato aumentato il livello degli incentivi: nella maggior parte dei casi corrisponde al 40% dell’investimento, fino al 50% nel caso in cui gli interventi riguardino l’isolamento termico nelle zone climatiche E/F; se l’isolamento è accompagnato dall’installazione di un nuovo impianti di climatizzazione invernale sale al 55% per entrambi gli interventi. Per le ristrutturazioni degli edifici della Pubblica Amministrazione che vadano nella direzione di realizzare misure per edifici a energia quasi zero, l’incentivo può raggiungere il 65%. In nessun caso l’incentivo totale da erogare non può superare il 65% della spesa sostenuta.
  4. Incentivi sono concessi anche per le spese per le diagnosi energetiche e per la redazione dell’Attestato di prestazione energetica (APE), richiesti per la trasformazione in edificio a energia quasi zero e l’isolamento termico delle superfici opache: al 100% per le Pubbliche Amministrazioni e al 50% per i privati.
  5. Sono state ampliate le modalità di pagamento: mentre con la prima versione del conto energia erano accettate solo le spese saldate con bonifico, bancario o postale, dall’entrata in vigore del Conto Termico 2.0 saranno accettati anche i pagamenti online e tramite carta di credito.
  6. E’ stata dimezzata la tempistica di pagamento, da 180 a 90 giorni dalla data di attivazione del contratto.
  7. Per le Pubbliche Amministrazioni sono stati introdotti tre nuove tipologie di intervento: la trasformazione in “edifici a energia quasi zero”, la sostituzione dei sistemi per l’illuminazione con dispositivi efficienti, l’installazione di tecnologie di gestione e controllo automatico degli impianti termici ed elettrici degli edifici (building automation), di sistemi di termoregolazione e contabilizzazione del calore.
  8. Per le Pubbliche Amministrazioni è prevista la possibilità di ottenere dal GSE l’erogazione di una rata di acconto (entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di avvio dei lavori). Per interventi, di cui alla Tabella A, la rata di acconto è pari ai due quinti del beneficio complessivamente riconosciuto, se la durata dell’incentivo è di cinque anni, oppure al 50%, nel caso in cui la durata sia di due anni. Nel caso in cui le amministrazioni pubbliche si avvalgono di una ESCO per l’accesso agli incentivi, a garanzia dell’erogazione degli acconti, è richiesta una formale obbligazione solidale tra la parti.
  9. Tra gli interventi finanziabili, è confermata l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione dell’impianto di climatizzazione invernale: in questo caso, l’incentivo è calcolato al metro quadrato installato, con coefficienti diversi rispetto alla taglia del sistema, misurata in m2 di superficie lorda.
  10. L’impegno di spesa totale è di 900 milioni all’anno: 200 milioni per la Pubblica Amministrazione e 700 milioni per i privati all’anno.

Il decreto entrerà in vigore a 90 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, avvenuta il 2 marzo.

Vuoi saperne di più sull’accesso al Conto Termico 2.0? Contattaci!

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