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Le comunità energetiche indipendenti: tra efficienza e rinnovabili

gennaio 23, 2015

casa solare

La prima forma di energia pulita è quella che non si produce, grazie ad efficienza e risparmio energetico. La seconda è quella che proviene da fonti rinnovabili. La Germania pare saperlo bene visto che vi sono realtà che auspicano ad una particolare forma di indipendenza: quella energetica.

A partire dal primo progetto inaugurato nel 2006 nel paese di Jühnde, grazie alle fonti rinnovabili presenti nel territorio, oltre 130 piccoli centri tedeschi hanno raggiunto una “autarchia energetica” producendo il 100% dell’elettricità e almeno il 50% del fabbisogno termico nel rispetto dell’ambiente e ottenendo la stabilità dei costi nel medio periodo.

Quasi sempre i progetti di “bioenergy village” sono stati sviluppati da gruppi di cittadini con una particolare sensibilità in materia di ecosostenibilità che, grazie all’aiuto di tecnici e consulenti specializzati, hanno creato società cooperative che garantiscono energia e riscaldamento da fonti rinnovabili ad un costo assai contenuto.

Particolare attenzione, anche in considerazione delle temperature rigide proprie di questi luoghi, è stata rivolta al riscaldamento.

Soprattutto nei centri agricoli una soluzione molto utilizzata per la produzione di energia termica da immettere in rete è quella di impianti a biogas alimentati dalla fermentazione del substrato agricolo. In altri casi una ottima soluzione è stata individuata invece nell’adozione di impianti solari termici che, assieme a caldaie a cippato, costituiscono le centrali di produzione che alimentano le reti di teleriscaldamento.

In questi centri teutonici la prima esperienza di combinazione di biomassa e solare è stata sperimentata a Büsingen: due caldaie a biomassa, con potenze di 900 e 450 kW, costituiscono l’ossatura della centrale termica e, accanto a esse, è stato realizzato, grazie all’adozione di collettori a tubi sottovuoto, un campo solare termico con superficie attiva maggiore di 1.000 m2 che garantisce una produzione annuale di  500/600 MWh, con un risparmio di circa 800 m3 di cippato ogni anno. La rete di teleriscaldamento alimentata da solare e biomassa si estende per circa 6 km e alimenta 100 edifici tra i quali figurano anche le strutture comunali.

Non c’è bisogno di attraversare le Alpi per portare un po’ di questo spirito e buone prassi virtuose nelle nostre case. È possibile infatti installare caldaie a condensazione nelle abitazioni e nei condomini e anche prevedere l’installazione di impianti di solare termico per il riscaldamento e l’acqua calda sanitaria. Contatta Italtherm per saperne di più.

[Immagine di repertorio]

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